Archivio Storico Comunale
Scheda del servizio
L’archivio comunale di Nole, prima dell’ultimo intervento di riordino, si presentava depositato nei locali ove è tuttora conservato (al terzo piano della sede delle scuole elementari). Appariva disposto ordinatamente in unità di conservazione che tradivano un riordino compiuto molto probabilmente nel corso degli anni ’30 del nostro secolo.
Nel corso della schedatura è infatti riemerso l’inventario che venne prodotto al termine di quell’intervento, nonché il fascicolo della pratica ad esso relativa.Risultò che il primo incarico di riordino era stato affidato nel febbraio 1936 all’archivista Alberto Sacco; all’epoca i lavori non procedettero però secondo le aspettative dell’amministrazione, o vi furono altre controversie; sta di fatto che venne richiesta un’ispezione prefettizia che portò Sacco a essere sollevato dall’incarico e in seguito alla quale il riordino dell’archivio fu affidato al funzionario della Prefettura che effettuò l’ispezione: Francesco Donna.
Ne nacque una controversia con Sacco, mentre Francesco Donna terminava i lavori, nel corso del 1936. Egli organizzò tutto l’ archivio nel quadro di classificazione in 15 categorie previsto dalla circolare del Ministero degli Interni n.17100/2 del 1° marzo 1897.
Le carte venivano attribuite a ciascuna categoria e classe, ad esse veniva assegnato un ordine cronologico all’interno della classe e, seguendo quest’ordine, un numero di fascicolo progressivo per classe. I fascicoli erano inseriti in cartelle, anch’ esse numerate progressivamente, ma per categoria.
Le carte erano quindi identificate secondo un sistema a tre elementi categoria, classe, fascicolo; il numero di cartella costituiva l’identificativo dell’unità di conservazione. abbinato a un numero di scaffale.
Questo sistema inseriva retroattivamente, nel quadro stabilito nel 1897, anche le carte anteriori a quella data e veniva usato per ricondurre ad un unico archivio comunale anche gli archivi aggregati degli enti autonomi dal Comune, quali la Congregazione di Carità (dal 1937 Ente Comunale di Assistenza).
Va inoltre rilevato che il riordino non aveva incluso molte carte appartenenti alle classi 4 e 5 della categoria XI (Acque e Consorzi idraulici), in quanto queste erano state consegnate all’avv. Eva, patrocinante il Comune in una serie di cause relative a controversie sulla gestione della roggia comunale.
L’ultimo intervento di riordino ha quindi, ovviamente tenuto conto di questo precedente: la schedatura è stata condotta verificando la conservazione delle unità descritte nell’inventario del 1936, variando le descrizioni ove queste risultassero palesemente errate, ovvero integrandole con altre informazioni e annotazioni.
Gli indici di classificazione attribuiti da Donna sono stati rilevati e conservati in inventario. Oltre al già citato materiale relativo alla roggia comunale, è stata rilevata la presenza di altre carte non inventariate da Donna, comprese le pergamene ora collocate in testa all’archivio. Donna aveva inoltre inserito nella categoria XIV (Affari diversi) una grande quantità di documentazione che in questo intervento si è deciso di schedare nelle sue unità più identificabili, e, per quanto riguarda le carte sciolte, di smistarle per materia e quindi per categoria. Per quanto riguarda l’ordinamento, si è ritenuto di non stravolgere completamente l’impianto ereditato dal riordino del 1936; sono state tuttavia apportate modifiche considerevoli.
In capo all’archivio è stata collocata la serie delle pergamene: non inventariate da Donna, esse erano conservate separatamente dal resto del materiale; sono state tutte registrate e ordinate cronologicamente.
La documentazione seriale (atti deliberativi, protocolli, contratti, registri catastali e finanziari, liste di leva, registri di stato civile) è stata estrapolata e si sono costituite alcune serie tipologiche ordinate cronologicamente.
Per il carteggio è stato mantenuto l’impianto per categorie, nonostante l’eventuale anacronismo operato da Donna; data l’ esiguità del materiale anteriore al 1897 si è ritenuto più funzionale mantenere tale soluzione che fissare una soluzione di continuità da quella data.
Salvo evidenti errori si è rispettata la classificazione delle singole unità operata nel 1936, mentre le carte sommariamente descritte da Donna nella categoria XIV e ora schedate più analiticamente sono state inserite in capo a ciascuna categoria, al di fuori del quadro delle classi. Le carte degli archivi aggregati, inseriti anch’essi da Donna nel quadro delle 15 categorie, sono state estrapolate e fatte confluire in complessi archivistici autonomi; per ciascuno di essi è stato adottato un quadro di ordinamento per materia che ha dato luogo alla costituzione di serie ordinate cronologicamente; l’esiguità degli archivi del Comitato di Nole dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia e dell’Ufficio del Giudice Conciliatore ha portato ad evitare una troppo minuta articolazione delle carte e ha fatto preferire il loro semplice ordinamento cronologico.
A ogni unità è stato attribuito un numero di corda progressivo su tutto l’archivio, la cui sequenza riprende per ciascun archivio aggregato.
La descrizione inventariale è stata dunque fornita per lo più a livello di singola unità; ogni descrizione si apre con il numero di inventario in grassetto: esso costituisce l’identificativo univoco dell’unità e l’unico elemento necessario per la consultazione dell‘unità. Segue la segnalazione della classificazione data nell’inventario di Donna del 1936 laddove l’unità allora non fosse stata inventariata, viene data anche questa indicazione. Viene quindi la descrizione vera e propria dell’unità; informazioni accessorie possono apparire in corsivo in corpo più piccolo al di sotto della descrizione del registro o del fascicolo.
L‘ultimo elemento della descrizione è costituito dagli estremi cronologici della documentazione descritta; in assenza di una datazione testuale viene attribuita una datazione congetturale al secolo.
Per consultare i documenti, occorre fare domanda ed armarsi di un po' di pazienza, poichè occorre provvedere a complessi coordinamenti interni. Ci scusiamo di ciò con l'utenza.
Nel corso della schedatura è infatti riemerso l’inventario che venne prodotto al termine di quell’intervento, nonché il fascicolo della pratica ad esso relativa.Risultò che il primo incarico di riordino era stato affidato nel febbraio 1936 all’archivista Alberto Sacco; all’epoca i lavori non procedettero però secondo le aspettative dell’amministrazione, o vi furono altre controversie; sta di fatto che venne richiesta un’ispezione prefettizia che portò Sacco a essere sollevato dall’incarico e in seguito alla quale il riordino dell’archivio fu affidato al funzionario della Prefettura che effettuò l’ispezione: Francesco Donna.
Ne nacque una controversia con Sacco, mentre Francesco Donna terminava i lavori, nel corso del 1936. Egli organizzò tutto l’ archivio nel quadro di classificazione in 15 categorie previsto dalla circolare del Ministero degli Interni n.17100/2 del 1° marzo 1897.
Le carte venivano attribuite a ciascuna categoria e classe, ad esse veniva assegnato un ordine cronologico all’interno della classe e, seguendo quest’ordine, un numero di fascicolo progressivo per classe. I fascicoli erano inseriti in cartelle, anch’ esse numerate progressivamente, ma per categoria.
Le carte erano quindi identificate secondo un sistema a tre elementi categoria, classe, fascicolo; il numero di cartella costituiva l’identificativo dell’unità di conservazione. abbinato a un numero di scaffale.
Questo sistema inseriva retroattivamente, nel quadro stabilito nel 1897, anche le carte anteriori a quella data e veniva usato per ricondurre ad un unico archivio comunale anche gli archivi aggregati degli enti autonomi dal Comune, quali la Congregazione di Carità (dal 1937 Ente Comunale di Assistenza).
Va inoltre rilevato che il riordino non aveva incluso molte carte appartenenti alle classi 4 e 5 della categoria XI (Acque e Consorzi idraulici), in quanto queste erano state consegnate all’avv. Eva, patrocinante il Comune in una serie di cause relative a controversie sulla gestione della roggia comunale.
L’ultimo intervento di riordino ha quindi, ovviamente tenuto conto di questo precedente: la schedatura è stata condotta verificando la conservazione delle unità descritte nell’inventario del 1936, variando le descrizioni ove queste risultassero palesemente errate, ovvero integrandole con altre informazioni e annotazioni.
Gli indici di classificazione attribuiti da Donna sono stati rilevati e conservati in inventario. Oltre al già citato materiale relativo alla roggia comunale, è stata rilevata la presenza di altre carte non inventariate da Donna, comprese le pergamene ora collocate in testa all’archivio. Donna aveva inoltre inserito nella categoria XIV (Affari diversi) una grande quantità di documentazione che in questo intervento si è deciso di schedare nelle sue unità più identificabili, e, per quanto riguarda le carte sciolte, di smistarle per materia e quindi per categoria. Per quanto riguarda l’ordinamento, si è ritenuto di non stravolgere completamente l’impianto ereditato dal riordino del 1936; sono state tuttavia apportate modifiche considerevoli.
In capo all’archivio è stata collocata la serie delle pergamene: non inventariate da Donna, esse erano conservate separatamente dal resto del materiale; sono state tutte registrate e ordinate cronologicamente.
La documentazione seriale (atti deliberativi, protocolli, contratti, registri catastali e finanziari, liste di leva, registri di stato civile) è stata estrapolata e si sono costituite alcune serie tipologiche ordinate cronologicamente.
Per il carteggio è stato mantenuto l’impianto per categorie, nonostante l’eventuale anacronismo operato da Donna; data l’ esiguità del materiale anteriore al 1897 si è ritenuto più funzionale mantenere tale soluzione che fissare una soluzione di continuità da quella data.
Salvo evidenti errori si è rispettata la classificazione delle singole unità operata nel 1936, mentre le carte sommariamente descritte da Donna nella categoria XIV e ora schedate più analiticamente sono state inserite in capo a ciascuna categoria, al di fuori del quadro delle classi. Le carte degli archivi aggregati, inseriti anch’essi da Donna nel quadro delle 15 categorie, sono state estrapolate e fatte confluire in complessi archivistici autonomi; per ciascuno di essi è stato adottato un quadro di ordinamento per materia che ha dato luogo alla costituzione di serie ordinate cronologicamente; l’esiguità degli archivi del Comitato di Nole dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia e dell’Ufficio del Giudice Conciliatore ha portato ad evitare una troppo minuta articolazione delle carte e ha fatto preferire il loro semplice ordinamento cronologico.
A ogni unità è stato attribuito un numero di corda progressivo su tutto l’archivio, la cui sequenza riprende per ciascun archivio aggregato.
La descrizione inventariale è stata dunque fornita per lo più a livello di singola unità; ogni descrizione si apre con il numero di inventario in grassetto: esso costituisce l’identificativo univoco dell’unità e l’unico elemento necessario per la consultazione dell‘unità. Segue la segnalazione della classificazione data nell’inventario di Donna del 1936 laddove l’unità allora non fosse stata inventariata, viene data anche questa indicazione. Viene quindi la descrizione vera e propria dell’unità; informazioni accessorie possono apparire in corsivo in corpo più piccolo al di sotto della descrizione del registro o del fascicolo.
L‘ultimo elemento della descrizione è costituito dagli estremi cronologici della documentazione descritta; in assenza di una datazione testuale viene attribuita una datazione congetturale al secolo.
Per consultare i documenti, occorre fare domanda ed armarsi di un po' di pazienza, poichè occorre provvedere a complessi coordinamenti interni. Ci scusiamo di ciò con l'utenza.
Ufficio di competenza
Nome | Descrizione | ||||||||||||||
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Descrizione | È il punto di accesso dei Cittadini che vogliono conoscere l’attività amministrativa del Comune | ||||||||||||||
Responsabile | dott.sa Susanna BARBATO, Segretario Comunale. | ||||||||||||||
Personale | Mazzacori Caterina | ||||||||||||||
Indirizzo | Via Devesi 14 | ||||||||||||||
Telefono |
011.9299711 |
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Fax |
0119296129 |
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info@comune.nole.to.it |
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PEC |
comune.nole.to@legalmail.it |
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https://www.facebook.com/urp.nole (Apre il link in una nuova scheda) |
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https://twitter.com/nole_di (Apre il link in una nuova scheda) |
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Note | orario in vigore dal 01.10.2022 |
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Apertura al pubblico |
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Documenti - Normativa
- Pergamene[.pdf 282,17 Kb - 19/12/2014]
Modulistica
- Modulo per la richiesta di consultazione dell’archivio storico[.pdf 320,65 Kb - 19/12/2014]
- Modulo per elencare i dati da consultare nell’archivio storico[.doc 23 Kb - 19/12/2014]
Ultimo aggiornamento pagina: 02/02/2017 18:04:21